Riportiamo di seguito un breve estratto dell’articolo pubblicato oggi sul sito della SOI, al quale rimandiamo per la lettura completa.
Piovella: l’ottico, tenendo conto che l’ottico optometrista non esiste, non potrà mai essere una professione sanitaria
È il commento del presidente della Società Oftalmologica Italiana sull’esclusione di questa categoria dal Ddl Lorenzin che aggiorna la normativa sulle professioni sanitarie, recentemente licenziato dalla XII Commissione sanità del Senato, i cui emendamenti sono stati stralciati dal testo di legge.
Per Matteo Piovella non c’è alcuna possibilità che l’“ottico” diventi professione sanitaria. «La protesta delle associazioni degli ottici riguardo al mancato inserimento nel Ddl 1324 è contraria a ogni legge perché la categoria non ha i requisiti per farne parte, tant’è che nel Regio Decreto del 1928 si era creata ad hoc la definizione di “arte ausiliaria sanitaria” che non ha avuto alcun significato tranne che certificare che non poteva essere confusa con una professione sanitaria – sottolinea il presidente SOI. L’attività di ottico non poteva, non può e non potrà mai essere professione sanitaria perché si tratta di un’attività commerciale: chi la svolge è, infatti, iscritto a Confcommercio, una appartenenza che rende gli ottici incompatibili con i requisiti e le caratteristiche indispensabili per poter esercitare una professione sanitaria»…